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Il Beat 72, storica “cantina” teatrale romana, ha rieperto i suoi battenti per ospitare la presentazione del libro di Fabrizio Crisafulli su Giuliano Vasilico'


Famosa “cantina” della ricerca teatrale romana degli anni 60’ e ’70, luogo d’elezione di Carmelo Bene prima e poi dei gruppi del cosiddetto “teatro-immagine”, il Beat 71 ‒ ora uno studio di architetti ‒ ha ospitato lo scorso 7 ottobre la presentazione della prima monografia dedicata al lavoro teatrale di Giuliano Vasilicò (1936-2015), uno dei protagonisti del teatro delle “cantine romane”, il cui lavoro ha fatto base per anni proprio al Beat 72. Il libro di Fabrizio Crisafulli, artista a sua volta e studioso, riguarda il periodo più felice e proficuo di Vasilicò: quello nel quale, dopo uno straordinario Amleto (1971), ha realizzato Le 120 giornate di Sodoma (1972), spettacolo-rivelazione dell’intero fenomeno delle “cantine romane”, e Proust (1976): caso pressoché unico di efficace trasposizione sulla scena del mondo poetico dello scrittore francese.