INCONTRI CHE CAMBIANO LA VITA. Il cinema di Adolfo Bartoli, artigiano della luce

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INCONTRI CHE CAMBIANO LA VITA. Il cinema di Adolfo Bartoli, artigiano della luce

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L’avventura professionale di Adolfo Bartoli, declinata in tutto il mondo, lo ha visto districarsi con disinvoltura e con lo stesso rigore sia nelle grandi che nelle piccole produzioni. Dopo aver mosso i primi passi come tecnico, consolida il suo apprendistato al servizio del talento di Pasqualino De Santis in film come Gruppo di famiglia in un interno di Luchino Visconti o Cristo si è fermato a Eboli di Francesco Rosi, affinando le proprie qualità di operatore con l’autore della fotografia Cristiano Pogány. Con il regista e produttore Gianfranco Bernabei, quindi, solca i mari dell’Australia e della Polinesia dando vita a reportage documentaristici di raro fascino (Tutti in pista nel Sesto Continente,  Il grande oceano di Capitan Cook), per passare definitivamente, con i produttori e registi Ovidio G. Assonitis e Charles Band, all’agognato status di autore della fotografia, dividendosi tra gli Stati Uniti e l’Est Europa, in film di genere (Il pozzo e il pendolo, Vampire Journals o le saghe dei Puppet Master e Trancers) che sapranno conquistare nel tempo nuove generazioni di spettatori. Sul finire degli anni ’90 firma la fotografia di The Second Jungle Book: Mowgli & Baloo, la più importante produzione internazionale, in termini di budget, a cui prende parte. Quella di Bartoli è stata una carriera atipica se confrontata con quelle dei suoi colleghi italiani: è fuori dai confini nazionali che il suo nome trova la definitiva consacrazione, seppure non manchino nel cinema italiano sue immagini raffinate come quelle de Il mercante di stoffe di Antonio Baiocco, titolo a cui era particolarmente legato (in copertina nel libro). Legatissimo all’AIC - Autori Italiani della Cinematografia, di cui era diventato vicepresidente, anche lontano dai set ha saputo mantenere intatta tutta la sua passione per il cinema: allestendo la sua personale collezione di cimeli cinematografici e macchine da presa d’epoca (con l’amico Maurizio Maggi) o documentando con interviste video le carriere di decine e decine di maestranze e colleghi, perché, come amava ripetere, nulla andasse perduto dell’irripetibile stagione che aveva vissuto.

«Uscendo come storditi dalla girandola di titoli, a decine, tra i quali si celano senz’altro vari tesori da scoprire e riscoprire, appaiono doppiamente interessanti le testimonianze riconoscenti di coloro che lo hanno accompagnato nel compimento della sua opera cinematografica. Per anni ci siamo sfiorati, tra Los Angeles, Parigi o Roma, esibendoci in saluti sinceramente curiosi dell'altro ma forzatamente fuggitivi per poi, passato un bel numero di anni, finalmente incontrarci e scoprirci amici come da sempre».

                                                                                                                      Luciano Tovoli

 

 Gerry Guida è storico e critico cinematografico, organizzatore culturale di rassegne, manifestazioni e festival cinematografici. Per Artdigiland ha firmato: Luce su Alberto Sordi! Alberto Sordi nei ricordi dell’autore della fotografia Sergio D’Offizi (2020), Cafè Express. Viaggio in treno al termine della notte (co-autore Fabio Melelli, 2021), Pane e cioccolata. Brusati, Manfredi e l’odissea della migrazione (co-autore Fabio Melelli, 2021), Il sorpasso. Viaggio nell’Italia del boom (co-autore Fabio Melelli, 2022), in lingua inglese Hiro Narita. Depth of Field - Life and Work of a Cinematographer (2023) e Una vita a Cinecittà. Conversazione con Pasquale Cuzzupoli. Sviluppo e stampa, colore, restauro, incontri (2024).