LUCE SU ALBERTO SORDI! Alberto Sordi nei ricordi dell’autore della fotografia Sergio D’Offizi
LUCE SU ALBERTO SORDI! Alberto Sordi nei ricordi dell’autore della fotografia Sergio D’Offizi
a cura di Gerry Guida
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Tra gli artisti italiani della macchina da presa e della luce, autentici maghi dell’immagine, c’è Sergio D’Offizi, classe 1934. Nell’ambito della sua corposa e articolata fi lmografi a, D’Offizi ha stabilito un rapporto privilegiato con Alberto Sordi, uno dei cineasti che ha maggiormente segnato la storia del nostro cinema, come attore e come regista. Attore immenso e uomo di rara intelligenza, Sordi ha saputo circondarsi di persone che valorizzassero al meglio il suo talento di fustigatore dei costumi patrii, con un’attenzione particolare alla sua immagine e al suo personaggio. Sergio D’Offizi è stato per lui prezioso, fedele, fondamentale collaboratore. Il libro racconta puntualmente la storia di questo sodalizio artistico, le scelte luministiche adottate per capolavori quali Detenuto in attesa di giudizio di Nanni Loy e Il Marchese del Grillo di Mario Monicelli e l’affi ancamento creativo al Sordi regista in opere sia impegnate e profetiche sia intelligentemente esilaranti come Finché c’è guerra c’è speranza, Le vacanze intelligenti (episodio di Dove vai in vacanza?), Tutti dentro, Io e Caterina, Io so che tu sai che io so. Descrivendo anche, tra le righe di una rigorosa relazione professionale, una lunga amicizia, tanto discreta quanto profonda.
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Sergio D’Offizi (Roma, 1934) è tra i più versatili e prolifi ci autori della fotografi a del cinema italiano, che ha attraversato nei generi più diversi. Una filmografia caratterizzata dallo storico sodalizio con Alberto Sordi: su tutti due titoli, Detenuto in attesa di giudizio di Nanni Loy e Il Marchese del Grillo di Mario Monicelli, per il quale D’Offizi è stato candidato al David di Donatello. Tra i suoi lavori più importanti, La battaglia di El Alamein di Giorgio Ferroni, Non si sevizia un paperino di Lucio Fulci, Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato, Ricomincio da tre di Massimo Troisi e Amici miei, atto II di Mario Monicelli.
Gerry Guida (Frosinone, 1973) storico e critico cinematografico, è organizzatore culturale di rassegne e festival cinematografici. Tra le sue ultime pubblicazioni, C’eravamo tanto amati. Trent’anni di storia italiana al cinema (coautore con Amedeo Di Sora, 2017) e Il giardino dei Finzi Contini. Un viaggio tra Storia, Cinema e Letteratura (2019).