ArtdigiZine March 2019

IL MONDO VIVENTE
Retrospettiva Eugène Green

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Roma 19 - 23 marzo 2019
a cura di Federico Francioni
promosso da Artdigiland Ltd

Quali film le sono piaciuti negli ultimi anni? 

Film che hanno avuto poco successo,
ma che resistono.Indipendenti,
come Toutes les Nuits di Eugène Green.
È molto interessante, lo metterei in una top 100.

Jean-Luc Godard

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Date, luoghi, orari 
19 marzo ore 16.00, Bookshop Palazzo delle Esposizioni (Via Milano 17, Roma), presentazione del volume Il mondo vivente. Conversazione con Eugène Green, a cura di Federico Francioni (Artdigiland), e della retrospettiva, alla presenza dell’autore.
20 marzo ore 18.00, Casa del Cinema (Largo Marcello Mastroianni 1, Roma), incontro con Eugène Green, presentazione del volume e proiezione di Le Monde Vivant (2003, 75’, in francese con sottotitoli).
21 marzo ore 21.00, Apollo 11 (Via Nino Bixio, 80 /A, Roma), incontro con Eugène Green, presentazione del volume e proiezione di Toutes les Nuits (2001, 110’, in francese con sottotitoli). 
22 settembre ore 18.00, Libreria Stendhal (piazza San Luigi dei Francesi 23, Roma), incontro con Eugène Green e presentazione della sua opera letteraria; proiezione del cortometraggio Correspondances (2007, 30’, in francese con sottotitoli).
23 marzo ore 21.00, cineclub Detour (via Urbana 107, Roma), incontro con Eugène Green, presentazione del volume e proiezione di La religieuse portugaise (2009, 120’, in francese con sottotitoli). 

In occasione dell’uscita del volume Il mondo vivente. Conversazione con Eugène Green, a cura di Federico Francioni, edizioni Artdigiland promuove, alla presenza di Eugène Green, una retrospettiva romana sul suo cinema, realizzata in collaborazione con Casa del Cinema, Palazzo delle Esposizioni - Bookshop, Apollo 11, cineclub Detour, Libreria Stendhal.

Dal 19 al 23 marzo, una serie di appuntamenti permetterà al pubblico romano di incontrare Eugène Green e di conoscere i suoi primi film e la sua produzione letteraria. Cineasta e scrittore, inserito idealmente in quella particolare corrente definita “trascendentale” da Paul Schrader, Green approda al cinema alle soglie dei cinquant’anni, dopo essersi impegnato per molti anni nel recupero della tradizione teatrale Barocca in Francia, affermandosi come uno dei suoi maggiori esperti.

Il suo primo film, Toutes les Nuits, vince il Premio Delluc per l’opera prima nel 2001, guadagnando la stima del maestro francese Jean-Luc Godard. In seguito, le sue opere sono state presentate nei maggiori festival cinematografici internazionali (Cannes, Berlino, Locarno, Rotterdam, Torino). Fondamentale per la conoscenza della sua opera in Italia, è stato il Torino Film Festival, che gli ha dedicato una retrospettiva completa nel 2014, a cura di Massimo Causo e Roberto Manassero. A Roma, tuttavia, i suoi film sono ancora quasi del tutto inediti.

Oltre al cinema, Green è anche autore di diversi romanzi, alcuni dei quali pubblicati con Gallimard (La bataille de Roncevaux; La communauté universelle; Les atticistes), e importanti saggi sul teatro barocco (Le parole baroque, Desclée de Brouwer) e sulla natura del mezzo cinematografico (Poétique du cinématographe, Actes Sud).

Il volume e la retrospettiva saranno presentati il 19 marzo alle ore 16 nella libreria del Palazzo delle Esposizioni, dando il via a una serie di incontri e proiezioni nei giorni successivi, in diversi cinema e realtà culturali della città.

Biografia Eugène Green
Regista, scrittore e drammaturgo, Eugène Green nasce nel 1947 a New York, ma si trasferisce a vent’anni a Parigi, recidendo del tutto i legami con quella che lui definisce “la Barbarie”. La conquista della lingua, della Parola, è per lui la costruzione di una nuova identità. Attratto dalla musica e dal teatro barocco, sul finire degli anni ‘70 fonda la compagnia Théâtre de la Sapience, e si rivela come uno dei maggiori esperti della tradizione barocca francese. Il suo esordio nel cinema risale al 2001 con Toutes les nuits, seguito da Le monde vivant (2003)Le Pont des Arts, (2005), La Religieuse portugaise (2009), La Sapienza (2014), Le Fils de Joseph (2016) e En attendent les Barbares (2017).

Oltre al cinema, Green è anche autore di diversi romanzi (La Reconstruction, 2008; La Bataille de Roncevaux, 2009; La communauté universelle, 2011; Les atticistes, 2012; Les voix de la nuit, 2017; L’Enfant de Prague, 2017), raccolte poetiche (Les lieux communs; Le présent de la parole, 2004; Le Lac de cendres, 2014) e saggi (Présences, 2003; Poétique du cinématographe, 2009; Shakespeare ou la lumière des ombres, 2018).

Nota del curatore

La prima volta che ho visto un film di Eugène Green ho provato un senso di disagio. Nel suo lavoro c’è qualcosa di non accomodante, una forma così personale a cui non si può restare indifferenti, nel bene o nel male. Il suo cinema – una continua corrispondenza tra elementi assoluti: maschio, femmina; terra, cielo; sguardo, parola; presenza, assenza – interpella direttamente lo spettatore, in un tu per tu del tutto singolare. È una ricerca rigorosa, che mette a volte in discussione i codici consolidati del “fare cinema”, per puntare unicamente allo svelamento di un’altra realtà, profonda e nascosta; una pratica che si occupa con cura della vita e si offre in visione, a volte con dei limiti, ma mai senza autenticità. Un dono fuori dal tempo.

Uno dei primi libri di cinema che mi sono ritrovato tra le mani è stato una bellissima intervista a Otar Iosseliani, pubblicata alla fine degli anni ’90, senza aver ancora avuto modo di vedere i suoi film – che ho poi amato. È stato un libro importante per me, per la capacità di portare luce sul mondo di un autore all’ombra, lontano dal contingente e dalle mode, prendendo il giusto tempo di una Conversazione.

L’idea dell'intervista a Green è nata così: dalla curiosità di incontrare un autore così poco conosciuto in Italia, nella sua complessità e nel suo linguaggio unico, e dal bisogno di prendersi cura di qualcosa che forse si perderà. La storia del cinema è in fondo una storia di fantasmi e ombre. Di forme, ma soprattutto di uomini.

Federico Francioni

Nato nel 1988, si forma al Centro Sperimentale di Cinematografia dopo una laurea in Storia del Cinema con una tesi su Otar Iosseliani. Firma con Yan Cheng i documentari Tomba del Tuffatore (2016), Menzione Speciale ArtDoc al Festival di Bellaria;  The First Shot (2017), Miglior Film alla 53° Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro; e Octavia (2018), un lavoro d’archivio commissionato dal Chicago Film Archive, in collaborazione con Lab80. Nel 2018 è il candidato del Grec per la residenza artistica Frontières, a Parigi, dove lavora ad un nuovo progetto documentario.


UN NUOVO LIBRO SU LUCE E FOTOGRAFIA CINEMATOGRAFICA,
LA LUCE COME COMPAGNA
DI GIUSEPPE PINORI

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nell’ambito di Microsalon Italia 2019

23 marzo 2019
ore 11.30 Teatro 1 di Cinecittà
alla presenza di Giuseppe Pinori, Roberto Cicutto,
Silvia Tarquini, Carolina Mascolo, Caterina Sabato

introduce, quale presidente AIC,
e modera l’incontro Luciano Tovoli

saranno presenti
Paolo Taviani e Lina Nerli Taviani, Carla Vezzoso Taviani,
Roberto Faenza e Edda Ferri, Marco Tullio Giordana

Artdigiland edizioni è lieta di presentare – nell’ambito del Microsalon Italia 2019, organizzato a Cinecittà da AIC-Autori Italiani della Cinematografia – il libro di Giuseppe Pinori La luce come compagna. Viaggi, incontri, miracoli di un autore della cinematografia. La presentazione si terrà sabato 23 marzo alle ore 11.30 presso il Teatro 1 di Cinecittà, alla presenza dell’autore Giuseppe Pinori, di Roberto Cicutto, presidente di Cinecittà Luce, che ha scritto la prefazione al volume, dell’editrice Silvia Tarquini e delle collaboratrice alla pubblicazione Carolina Mascolo e Caterina Sabato. Introduce, quale presidente dell’AIC, e modera l’incontro Luciano Tovoli.

La luce come compagna, che presenta uno straordinario apparato iconografico grazie alla passione di Pinori di scattare foto sui set, riattraversa le memorie dell’autore e delinea il suo particolare rapporto con la luce. Si comincia dall’apprendistato con Fernando Cerchio, si raccontano l’avventurosa stagione di documentari realizzati al fianco di Piero Nelli, Ansano Giannarelli e Marina Piperno, i film-inchiesta di Cesare Zavattini e Enzo Biagi, l’esordio nel lungometraggio di finzione con i fratelli Taviani per Sotto il segno dello Scorpione, loro primo film a colori, il sodalizio con Valentino Orsini, le esperienze nel cinema di genere, con (tra gli altri) Duccio Tessari e Lucio Fulci, la presenza costante nel cinema d’autore, al fianco di Maurizio Costanzo, Luigi Mangini, Samy Pavel, Nanni Moretti, Marco Tullio Giordana, Giuliano Montaldo, Roberto Faenza. Il lato umano della professione e degli incontri è sempre in primo piano, come nella testimonianza della grande empatia vissuta con Giorgio Albertazzi per il suo film da regista, o nel caso dell’amicizia un po’ magica con Romano Scavolini. Tra i moltissimi volti di grandi attori illuminati da Pinori, ricordiamo, a misura della sua carriera e della ricchezza delle sue esperienze, Mario Adorf, Tina Aumont, Fabrizio Bentivoglio, Lucia Bosè, Barbara Bouchet, Giulio Brogi, Flavio Bucci, Olga Carlatos, Piera Degli Esposti, Gabriele Ferzetti, Giuliano Gemma, Fosco Giachetti, Clio Goldsmith, Leo Gullotta, Alessandro Haber, Harvey Keitel, Philippe Leroy, Ray Lovelock, Vittorio Mezzogiorno, Enrico Montesano, Gianni Morandi, Amedeo Nazzari, Paola Pitagora, Kim Rossi Stuart, Lina Sastri, Renato Scarpa, Rosanna Schiaffino, Sylvia Sidney, Gianmaria Volonté, Milena Vukotić.

L’edizione italiana e inglese del libro sono realizzate in collaborazione con Istituto Luce - Cinecittà, con il supporto di: Cartocci - Professional Camera Support, Cartoni - Rental House, International Lightning Technology Italy srl, e Più Costruire il Futuro srl, e si avvalgono del patrocinio di AIC - Associazione Italiana Autori della Fotografia Cinematografica e IMAGO - European Federation of Cinematographers.
 

per informazioni: info@artdigiland.com; tel. 338.4171139