Ragazzi di Raul Perrone è suddiviso in due movimenti: il primo è una visione dell’ultimo giorno di Pier Paolo Pasolini attraverso lo sguardo lacrimoso del suo aggressore, il secondo è ambientato sotto un ponte, lungo un fiume frequentato da un gruppo di giovani, fantasmi che vivono nei bassifondi dell’universo. Fumano e recitano in reverse Pasolini e Malmsten, vagano in una Córdoba spettrale e i loro volti sono rivelati dalle acque, come quello di Marie in Coeur fidèle di Jean Epstein. Vivono ai margini, senza famiglia, lontani dal mondo, superstiti di un’umanità sommersa, corpi danzanti e dissolti.