Sandro Chessa (Nuoro, 9 giugno 1984) è un direttore della fotografia italiano. Laureato in Scienze delle comunicazioni di massa all’Università di Perugia e diplomato all’Accademia di Cinema e Televisione di Cinecittà, ha completato la sua formazione come direttore della fotografia al Centro Sperimentale di Cinematografia sotto la guida del maestro Giuseppe Rotunno. Dopo una gavetta come assistente di macchina e direttore della fotografia di alcuni documentari e cortometraggi (fra cui Inverno, premiato col David), ha curato la fotografia di film indipendenti romani come Sex Cowboys di Adriano Giotti e Go Home – A casa loro di Luna Gualano. È stato recentemente presentato a Venezia il lungometraggio Assandira di Salvatore Mereu, ambientato nella Sardegna rurale della fine degli anni ’90, una storia familiare che ruota intorno alla fondazione e al rogo dell’agriturismo che dà il nome al film. Nel cast anche Gavino Ledda, autore del romanzo Padre padrone, nel ruolo del protagonista Costantino Saru.
Tragedia per sottrazione. Conversazione con Andrea Pallaoro
Andrea Pallaoro, nato a Trento nel 1982, vive stabilmente in America da vent’anni. Formatosi al California Institute of Arts, nel 2013 ha presentato la sua opera prima, il dramma rurale Medeas, alla sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia. Quattro anni dopo tornava a Venezia con Hannah, una coproduzione europea che ha fruttato alla sua protagonista Charlotte Rampling la Coppa Volpi. È attualmente in preparazione il suo terzo film, Monica, su una donna transessuale che va a fare visita alla madre morente dopo trentacinque anni di assenza. Tra i registi più interessanti in circolazione, Pallaoro sembra uno dei pochi che ancora si sforzi di portare avanti una riflessione teorica e artistica sul cinema, sulla sua sintassi e sui modi originali ed efficaci di cambiarne le regole. Medeas e Hannah sono esperienze emotive uniche, calibratissime, in cui la tragedia che i protagonisti affrontano si "spalma" lungo tutto il corpo dell'opera attraverso una narrazione ipnotica e palpitante.
La comunità umana vent’anni dopo: "Festa" di Franco Piavoli
In occasione del lancio di Festa di Franco Piavoli sulla piattaforma per il cinema indipendente Indiecinema, della quale Artdigiland è partner, pubblichiamo un estratto del nostro volume in uscita sul Maestro. Il libro, di Filippo Schillaci, sarà presentato nella seconda metà di aprile presso la Casa del Cinema di Roma (data da definire), in un evento in collaborazione con CSC - Cineteca Nazionale che ci permetterà di rivedere insieme Il pianeta azzurro. In fondo al testo un’offerta per chi vorrà preacquistare il libro.
Cinema delle cose dimenticate. Conversazione con Giuseppe Carrieri
Giuseppe Carrieri (Napoli, 1985) si definisce «regista, docente universitario, un po’ esploratore». Attratto dall'umanità dimenticata e dai paesaggi nascosti, coltiva nel cinema della realtà la sua principale forma di espressione. Nel 2013, con In Utero Srebrenica, racconta le madri bosniache alla ricerca delle ossa dei propri figli vent'anni dopo il genocidio, guadagnando la nomination al David di Donatello e numerosi premi internazionali. Nel 2017, con Hanaa, ci parla dei matrimoni precoci attraverso un film-viaggio che si muove fra India, Siria, Perù e Nigeria). Le Metamorfosi, presentato lo scorso anno alla Festa del Cinema di Roma, è il suo primo esperimento di docu-fiaba, girato nella sua città d'origine, Napoli. Dal 2018 è docente del Laboratorio Avanzato di Regia Cinematografica dell'Università IULM di Milano e collabora con diverse emittenti televisive nazionali e internazionali. (Intervista di Ludovico Cantisani)
Nasce la piattaforma Indiecinema. Conversazione con Fabio Del Greco sul cinema d'essai in streaming
Anche in Italia finalmente qualcosa si muove sul fronte delle piattaforme digitali per il cinema indipendente. Mentre Adriano Aprà annuncia, nel convegno Fuorinorma del 14 dicembre 2019, uno sbocco digitale per la sua selezione di opere neosperimentali, è già in azione la piattaforma Indiecinema.it. Abbiamo incontrato il fondatore Fabio Del Greco per conoscere le caratteristiche di questo nuovo soggetto distributivo.
Tundra fertile. Conversazione con Federico Mattioni
Federico Mattioni (Vetralla, VT, 1981) è un regista indipendente italiano. Laureato al DAMS di Tor Vergata, dopo una lunga serie di cortometraggi, più volte sviluppati nell’ambito del festival Cinemadamare, ha realizzato i suoi primi due lungometraggi, Dalle parti di Astrid (2016) e Tundra (2019), rimanendo fedele alla dimensione dell’indie e alla componente personale e immaginativa che aveva caratterizzato i suoi lavori precedenti. Questa intervista prende spunto dalla sua prima “personale”, un ciclo di proiezioni di quattordici cortometraggi e del film Tundra che ha avuto luogo in ottobre 2019 al Teatro Flavio di Roma e dall’occasione del casting per il suo nuovo progetto, Breve idillio.