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Light Is Invisible. We Only See the Light Reflected from the World. Conversation with Christian Berger

Light Is Invisible. We Only See the Light Reflected from the World. Conversation with Christian Berger

Christian Berger (AAC, BVK, AIP Honorary Member) is an Austrian cinematographer, director, producer, and writer of numerous documentaries, made-for-tv films, and features. As a cinematographer, he worked, among many, for directors as Michael Haneke, Amos Gitai, János Szász, Angelina Jolie, Terrence Malick. In 2010 Berger was nominated for an Academy Award for Best Cinematography for his work on The White Ribbon directed by Michael Haneke and won the ASC Award for Best Cinematography for the same movie. Berger developed the new “Cine Reflect Lighting System” (CRLS) in collaboration with Christian Bartenbach: in addition to creating new esthetic possibilities for the camera, this system gives actors and directors unprecedented flexibility and freedom. He is married to actress Marika Green and is also the uncle of Eva Green.

Arte, magia e cinematografia. Conversazione con il premio Oscar Scott Farrar, mago degli effetti speciali

Arte, magia e cinematografia. Conversazione con il premio Oscar Scott Farrar, mago degli effetti speciali

Scott Farrar è tra i più importanti supervisori di effetti speciali del cinema americano. È stato nominato al Premio Oscar per sei volte, trionfando per Cocoon (1985) diretto da Ron Howard. Nella sua filmografia trovano posto film come Star Trek: The motion picture, la trilogia di Ritorno al futuro, Chi ha incastrato Roger Rabbit, Jurassic Park, Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma, Deep Impact, A.I. Artificial Intelligence, Minority Report, Le cronache di Narnia - Il leone, la strega e l'armadio e la serie Transformers. È membro VES, ASC, DGA, AMPAS.

Art, Magic and Cinematography. Conversation with the Visual Effects Magician and Oscar Winner Scott Farrar

Art, Magic and Cinematography. Conversation with the Visual Effects Magician and Oscar Winner Scott Farrar

Scott Farrar is among the most important visual effects supervisors of American cinema. He has been nominated for an Academy Award six times, winning once for Cocoon (1985) directed by Ron Howard. In its incredible filmography, films such as Star Trek: The motion picture, Back to the Future trilogy, Who Framed Roger Rabbit, Jurassic Park, Star Wars: Episode I - The Phantom Menace, Deep Impact, A.I. Artificial Intelligence, Minority Report, The Chronicles of Narnia: The Lion, the Witch and the Wardrobe and the Transformers film series. He is a member of VES, ASC, DGA, AMPAS.

Viaggio in pellicola nei territori dell'arte. Conversazione con Lucille Carra

Viaggio in pellicola nei territori dell'arte. Conversazione con Lucille Carra

Lucille Carra è nata a Manhattan, New York City. È regista, produttrice e scrittrice. Ha conseguito un BFA in produzione cinematografica e un master in cinema presso la Tisch School of the Arts della New York University. Carra ha lavorato nella distribuzione e nell'archiviazione di film internazionali, comprese le collezioni di diversi cineasti giapponesi. Attraverso la sua compagnia, Travelfilm, ha prodotto, diretto e scritto documentari culturali acclamati dalla critica su scala internazionale come The Inland Sea, Dvorak and America, The Last Wright.

A film journey in the territories of art. Conversation with Lucille Carra

A film journey in the territories of art. Conversation with Lucille Carra

Lucille Carra was born in Manhattan, New York City. She is an american documentary film director, producer, and writer. She holds a BFA in Film Production and an MA in Cinema Studies from New York University's Tisch School of the Arts. Carra has worked in the distribution and archiving of international films, including the collections of several master Japanese filmmakers. Through her company, Travelfilm, she has produced, directed and written critically acclaimed cultural documentaries on an international scale as The Inland Sea, Dvorak and America, The Last Wright.

L’importanza di avere un sogno e di poterlo condividere. Conversazione con Fabio Nunziata sulla collaborazione con Abel Ferrara (seconda parte)

L’importanza di avere un sogno e di poterlo condividere. Conversazione con Fabio Nunziata sulla collaborazione con Abel Ferrara (seconda parte)

Fabio Nunziata (Cosenza, 1965) è un montatore italiano. Diplomatosi in montaggio presso il Centro Sperimentale di Cinematografia nel 1987, dopo alcune prime esperienze come montatore, nel 1996 presenta al Festival di Torino il lungometraggio Il caricatore, co-diretto da Nunziata con Eugenio Cappuccio e Massimo Gaudioso, per il quale viene candidato assieme ai colleghi al Nastro d’argento al miglior regista esordiente. Dopo aver diretto assieme a Cappuccio e Gaudioso anche La vita è una sola, si dedica esclusivamente al montaggio. Nel 2004 viene candidato al Nastro d’argento per il suo lavoro ne Il ritorno di Cagliostro di Ciprì e Maresco. Ha continuato a collaborare come montatore con Cappuccio (Uno su Due, Se sei così) e con Gaudioso (Un paese quasi perfetto). La sua filmografia si distingue per una lunga collaborazione con Abel Ferrara: per il regista newyorkese Nunziata ha curato infatti il montaggio di numerosi film: Mary (2005), premiato con il Leone d’Argento al Festival di Venezia, i controversi Go Go Tales (2007) e Pasolini (2014), i documentari Napoli Napoli Napoli (2009), Alive in France (2017), Piazza Vittorio (2017) e The Projectionist (2019). Nunziata ha montato anche gli ultimi due film di Ferrara, Tommaso e Siberia, dittico con protagonista Willem Dafoe, presentati l’uno al Festival di Cannes del 2019 e l’altro al Festival di Berlino del 2020.

L’importanza di avere un sogno e di poterlo condividere. Conversazione con Fabio Nunziata sulla collaborazione con Abel Ferrara (prima parte)

L’importanza di avere un sogno e di poterlo condividere. Conversazione con Fabio Nunziata sulla collaborazione con Abel Ferrara (prima parte)

Fabio Nunziata (Cosenza, 1965) è un montatore italiano. Diplomatosi in montaggio presso il Centro Sperimentale di Cinematografia nel 1987, dopo alcune prime esperienze come montatore, nel 1996 presenta al Festival di Torino il lungometraggio Il caricatore, co-diretto da Nunziata con Eugenio Cappuccio e Massimo Gaudioso, per il quale viene candidato assieme ai colleghi al Nastro d’argento al miglior regista esordiente. Dopo aver diretto assieme a Cappuccio e Gaudioso anche La vita è una sola, si dedica esclusivamente al montaggio. Nel 2004 viene candidato al Nastro d’argento per il suo lavoro ne Il ritorno di Cagliostro di Ciprì e Maresco. Ha continuato a collaborare come montatore con Cappuccio (Uno su Due, Se sei così) e con Gaudioso (Un paese quasi perfetto). La sua filmografia si distingue per una lunga collaborazione con Abel Ferrara: per il regista newyorkese Nunziata ha curato infatti il montaggio di numerosi film: Mary (2005), premiato con il Leone d’Argento al Festival di Venezia, i controversi Go Go Tales (2007) e Pasolini (2014), i documentari Napoli Napoli Napoli (2009), Alive in France (2017), Piazza Vittorio (2017) e The Projectionist (2019). Nunziata ha montato anche gli ultimi due film di Ferrara, Tommaso e Siberia, dittico con protagonista Willem Dafoe, presentati l’uno al Festival di Cannes del 2019 e l’altro al Festival di Berlino del 2020.

Stanley Kubrick e la fotografia. Dalla street photography alla fotografia cinematografica

Stanley Kubrick e la fotografia. Dalla street photography alla fotografia cinematografica

Tutti sappiamo che Stanley Kubrick è stato anche un grande fotografo. Ma Gerry Guida ricostruisce qui la varietà di aspetti del rapporto di Kubrick con la fotografia, dalla street photography - e i suoi modelli in Weegee, Bert Stern, poi suoi collaboratori per il cinema, e Diane Arbus - al ruolo di cinematographer, esercitato in prima persona per i suoi primi film e in opere altrui, all’interesse diretto per la tecnica, culminato nell’Oscar per gli effetti speciali di 2001 e nell’uso di prototipi come la streadicam, al rapporto con i suoi cinematographers, tra tutti John Alcott. E altro ancora…

L’immensità della visione. Conversazione con Silvano Agosti

L’immensità della visione. Conversazione con Silvano Agosti

Silvano Agosti è un regista, sceneggiatore, scrittore, poeta e saggista, ma preferisce definirsi “autore”. Nel 1962 si diploma presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, suoi compagni di studi Marco Bellocchio e Liliana Cavani. Il suo corto di diploma La veglia viene premiato con il Ciak d'oro dall’allora Presidente della Repubblica Antonio Segni. Con la borsa di studio ottenuta grazie a questo premio, Agosti raggiunge Mosca per approfondire l’opera di Sergej Ėjzenštejn. Al suo ritorno in Italia, dopo aver collaborato alla sceneggiatura, ai dialoghi e al montaggio nonché alla realizzazione del commento musicale, insieme a Ennio Morricone, al film I pugni in tasca (1967) per la regia di Marco Bellocchio, esordisce nella regia cinematografica con il lungometraggio Il giardino delle delizie. Espressione del più sincero cinema indipendente, Agosti è il fondatore della sala Azzurro Scipioni, luogo-culto e suo rifugio da quarant’anni nel nome del cinema d’autore, che ora rischia di chiudere.

Love Is Love Is Love. Conversazione con Eleanor Coppola sul suo ultimo film

Love Is Love Is Love. Conversazione con Eleanor Coppola sul suo ultimo film

Eleanor Coppola è una regista americana, artista e autrice di documentari. È sposata con il regista Francis Ford Coppola (la trilogia de Il Padrino, La conversazione, Apocalypse Now) e madre di Sofia (Il giardino delle vergini suicide, Lost in Translation, On the Rocks) e Roman (A Glimpse Inside the Mind of Charles Swan III), entrambi registi. Aveva conosciuto Francis nel 1962, mentre lavorava sul set del film horror Dementia 13 nel ruolo di assistente dell’art director. Eleanor è assai nota per il suo film documentario del 1991 Hearts of Darkness: A Filmmaker's Apocalypse e per altri documentari che svelano la lavorazione dei film di suo marito e dei suoi figli. E’ stata infatti una presenza costante sui set dei suoi familiari. Il suo contributo cinematografico consiste principalmente in documentari in cui ha lavorato come regista, cinematographer e sceneggiatrice. Tra i suoi lavori, oltre al documentario su Apocalypse Now, da ricordare Making of The Virgin Suicides (1998), Francis Ford Coppola Directs John Grisham's The Rainmaker (2007) e The Making of Marie Antoinette (2007). Ha quindi diretto due lungometraggi: Paris Can Wait (2016) e Love Is Love Is Love (2020).

Love Is Love Is Love è stato presentato in anteprima mondiale al Deauville Film Festival in Francia il 7 settembre 2020. Il film è un’antologia di tre diverse storie: Two For Dinner, interpretato da Chris Messina e Joanne Whalley, rende gli ostacoli di ogni relazione con un tocco leggero e naturalezza; Sailing Lesson, che vede protagonisti Kathy Baker e Marshall Bell nei panni di una coppia sposata da molto tempo che trascorre una giornata su una barca a vela sperando di riaccendere il romanticismo, tra eventi inaspettati; Late Lunch, in cui una tragica perdita riunisce un gruppo di amici variegato (tra cui Cybill Shepherd, Rosanna Arquette e Rita Wilson) per un pranzo commemorativo ospitato dalla figlia del loro comune amico (Maya Kazan, nipote del regista Elia). Il titolo del film unisce le tre storie che esplorano temi di amore, impegno e lealtà all’interno della coppia e tra amici.

Love Is Love Is Love. Conversation with Eleanor Coppola about her last film

Love Is Love Is Love. Conversation with Eleanor Coppola about her last film

Eleanor Coppola is an American documentary filmmaker, artist, and writer. She is married to director Francis Ford Coppola (The Godfather Trilogy, The Conversation, Apocalypse Now) and the mother of Sofia (The Virgin Suicides, Lost in Translation, On the Rocks) and Roman (A Glimpse Inside the Mind of Charles Swan III), both directors. She met Francis while working on the set of the 1962 horror film Dementia 13, where her position was assistant art director. Eleanor is most known for her 1991 documentary film Hearts of Darkness: A Filmmaker's Apocalypse as well as other documentaries chronicling the films of her husband and sons. Her film contribution consists mainly of documentaries in which she is director, cinematographer and screenwriter. Among her works to remember, in addition to the documentary on Apocalypse Now: Making of The Virgin Suicides (1998), Francis Ford Coppola Directs John Grisham's The Rainmaker (2007) and The Making of Marie Antoinette (2007). She then directed two feature films: Paris Can Wait (2016) and Love Is Love Is Love (2020).
Love Is Love Is Love just world premiered at the Deauville Film Festival in France on September 7, 2020. The film is an anthology of three stories: Two For Dinner, stars Chris Messina and Joanne Whalley, renders each relationship's obstacles with a light touch and naturalistic ease; Sailing Lesson, stars Kathy Baker and Marshall Bell as a long time married couple that spend a day on a sailboat hoping to rekindle romance, and well, unexpected events arise; Late Lunch a tragic loss brings together a disparate group (including Cybill Shepherd, Rosanna Arquette, and Rita Wilson) for a memorial meal hosted by their mutual friend's daughter (Maya Kazan, granddaughter of film director Elia). The title of the film combines the three stories that explore themes of love, commitment and loyalty within the couple and between friends.

Fragilità, visioni, immanenza. Conversazione con Carlo Hintermann

Fragilità, visioni, immanenza. Conversazione con Carlo Hintermann

Carlo Shalom Hintermann (1974) è un regista italiano, noto come uno dei “discepoli” di Terrence Malick. Dopo essersi occupato di musica, ha studiato storia e critica del cinematografo all'università La Sapienza di Roma per poi conseguire il diploma in regia cinematografica alla New York University. Ha realizzato una serie di cortometraggi, fra cui Les deux cent mille situations dramatiques, selezionato per la Biennale di Venezia del 1999, prima di girare nel 2002, Rosy-Fingered Dawn, in co-regia con Gerardo Panichi, Luciano Barcaroli e Daniele Villa: presentato anch’esso a Venezia, si tratta di un atipico ritratto di Terrence Malick narrato da collaboratori dei suoi primi tre film come Sissy Spacek, Martin Sheen, Sean Penn, Ennio Morricone e Jim Caviezel. Per The Tree of Life, quinto film di Malick che frutterà al regista la Palma d’oro nel 2011, Hintermann fa da regista di seconda unità delle riprese italiane; l’anno prima era intanto uscito, in co-regia per la parte animata con Lorenzo Ceccotti, The Dark Side of the Sun, originale fusione fra live action e animazione e fra documentario e film di finzione che prende spunto dai disegni dei bambini di Camp Sundown nello stato di New York, affetti da una rara malattia che impedisce loro di esporsi alla luce del sole. Nel 2020 il suo primo film di finzione The Book of Vision, dove Malick figura come produttore esecutivo, apre la Settimana Internazionale della Critica di Venezia: opera complessa e polistratificata con protagonisti Charles Dance (Alien 3, Il trono di spade), Lotte Verbeek e Sverrir Gudnason, The Book of Vision è ambientato a cavallo fra il Settecento e i giorni nostri e mette in scena un’originale riflessione sulla storia della medicina e su come sono cambiati, nel corso dei secoli, i rapporti fra medico e paziente.

Sardegna tragica. Conversazione con Salvatore Mereu su "Assandira", Sardegna, turismo

Sardegna tragica. Conversazione con Salvatore Mereu su "Assandira", Sardegna, turismo

Salvatore Mereu (Dorgali, 1965) è un regista sardo. Dopo la laurea al DAMS di Bologna si diploma in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Dopo alcuni cortometraggi come Notte rumena e Miguel, nel 2003 viene distribuita la sua opera prima Ballo a tre passi, film a episodi che l’anno successivo gli frutta il David di Donatello per il miglior regista esordiente. Il suo secondo lungometraggio, Sonetaula, tratto dall'omonimo romanzo di Giuseppe Fiori, viene presentato nel 2008 al Festival di Berlino nella sezione Panorama, mentre quattro anni dopo arriva Bellas mariposas, tratto da un racconto di Sergio Atzeni e selezionato in concorso alla sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2020 viene presentato a Venezia, in selezione ufficiale fuori concorso, il suo quarto lungometraggio, Assandira, tratto dall’omonimo romanzo di Giulio Angioni e interpretato da Gavino Ledda, Marco Zucca e Anna König. Ambientato nella Sardegna rurale degli anni ’90, sospesa fra una solarità accesa e un livore oscuro, Assandira racconta con la struttura di un giallo la fondazione e la caduta di un agriturismo per turisti stranieri, e le complesse dinamiche familiari che si instaurano fra l’anziano Costantino, il figlio Mario e la sua compagna tedesca Grete, prima che Mario perda la vita nel rogo dell’azienda.

La langue ne sera jamais un langage. Intervista a Fabrice Aragno sulla collaborazione con Jean-Luc Godard

La langue ne sera jamais un langage. Intervista a Fabrice Aragno sulla collaborazione con Jean-Luc Godard

Fabrice Aragno (Neuchâtel, 1970) è un filmmaker svizzero. Come regista ha diretto diversi cortometraggi, film e documentari, fra cui Dimanche, selezionato al Festival di Cannes nel 1999, e Le Jeu. È stato il direttore della fotografia delle ultime quattro opere di Jean-Luc Godard, Film Socialisme (2010), il segmento Les Trois désastres del film ad episodi 3X3D (2013), Adieu au langage (2014) e Le livre d’image (2018); ha inoltre diretto per la Radio Televisione Svizzera un documentario su Godard intitolato Quod erat demonstrandum. Accanto a Godard ha collaborato come produttore ed editore anche con il drammaturgo, regista e performer Pippo Delbono sui suoi art movies Amore carne, Sangue e Vangelo.

L’utopia soffocante delle narrazioni. Conversazione con Rick Alverson

L’utopia soffocante delle narrazioni. Conversazione con Rick Alverson

Rick Alverson, nato a Spokane (Washington) nel 1971, è un regista e musicista americano. Ha debuttato nel 2010 con il lungometraggio The Builder, la storia di un migrante irlandese che cerca di conciliare l’ideale del sogno americano e la sua effettiva realizzazione nel mondo, seguito nel 2011 da New Jerusalem. Nel 2013 il suo terzo lungometraggio, The Comedy, è stato presentato al Sundance Film Festival, e nel 2015 il suo quarto film Entertainment è stato selezionato sia al Sundance che al Festival del Cinema di Locarno e ha ottenuto un grande successo di critica. Nel 2018 è stato presentato alla 75° Mostra del Cinema di Venezia quello che attualmente è il suo lavoro più recente, The Mountain, un’esplorazione “antiutopistica” dell’America e delle sue contraddizioni, con Jeff Goldblum, Tye Sheridan, Udo Kier e Denis Lavant. The Mountain, ambientato negli anni ’50 e ispirato alla biografia del tristemente noto neurologo americano Walter Freeman, racconta un lungo viaggio attraverso la provincia americana dove l’acclamato medico Wallace Fiennes offre operazioni di lobotomizzazione su uomini e donne di ogni età che soffrono di malattie mentali o che hanno manifestato comportamenti troppo ribelli per gli standard del tempo; il film è narrato dalla prospettiva del giovane Andy che, dopo la morte di sua madre, una “paziente” di Fiennes, e di suo padre, segue il dottore come assistente e un fotografo.

The suffocating utopia of narratives. Conversation with Rick Alverson

The suffocating utopia of narratives. Conversation with Rick Alverson

Rick Alverson, born in Spokane, Washington, in 1971, is an American film director and musician. He debuted in 2010 with the feature film The Builder, the story of an Irish immigrant struggling to reconcile the American ideal and its manifestation in the real world, which was soon followed by 2011 New Jerusalem. In 2013 his third movie, The Comedy, premiered at Sundance Film Festival, and in 2015 his fourth feature Entertainment was screened at Sundance and at Locarno Film Festival with high critical praise. In 2018 at the 75th Venice Film Festival premiered his to date most recent work, The Mountain, an antiutopian exploration of America and her contradictions starring Jeff Goldblum, Tye Sheridan, Udo Kier and Denis Lavant. The Mountain, set in the 1950s and freely inspired to the biography of the infamous neurologist Walter Freeman, chronicles a long car ride through the American province where acclaimed doctor Wallace Fiennes on request performs lobotomization on men and women of any age who are either mentally ill or too rebellious; the movie is told by the perspective of the young Andy who, after the dead of his mother, a former ‘patient’ of Fiennes, and his father, follows the doctor as an assistant and a photographer.

La scuola di Sokurov. Conversazione con Alexander Zolotukhin

La scuola di Sokurov. Conversazione con  Alexander Zolotukhin

Si ringraziano, per la traduzione dal russo all’italiano, Anna Dolgova e Perestroika.it

Alexander Zolotukhin è nato nel 1988 in Ucraina. Quando era bambino la sua famiglia si trasferiva frequentemente; tra i vari luoghi in cui ha vissuto ci sono la Bielorussia, la Russia e le steppe del Kazakistan. Si è laureato al seminario quinquennale di produzione cinematografica di Alexander Sokurov, alla Kabardino-Balkarian University. Nel 2011 ha girato il suo primo cortometraggio, New Promotheus, seguito l'anno dopo da Songs Were Sung Before I Was Born; nel 2016 ha realizzato il suo primo documentario, Esse. Nel 2019, il suo primo lungometraggio, A Russian Youth, è stato presentato in anteprima al Forum of Berlin International Film Festival. Per A Russian Youth la Russian Guild of Film Critics ha assegnato a Zolotukhin il premio per la migliore opera prima, e il film è stato nominato anche per la migliore fotografia.

Школа Сокурова. Разговор с Александром Золотухиным

Школа Сокурова. Разговор с Александром Золотухиным

Александр Золотухин родился в 1988 году в Украине. В детстве его семья часто переезжала; среди различных мест, где он пожил были: Белоруссия, Россия, степи Казахстана и Кавказ. Окончил пятилетний курс в режиссерской мастерской Александра Сокурова в Кабардино-Балкарском университете. В 2011 году он снял свой первый короткометражный фильм «Новый Промотеус», а в следующем году «Песни были спеты до того, как я родился»; в 2016 году он снял свой первый документальный фильм эссе. В 2019 году его первый полнометражный фильм «Мальчик Русский» был впервые показан на Берлинском международном кинофестивале. За «Мальчика Русского» Российская гильдия кинокритиков наградила Золотухина премией за лучший фильм-дебют, фильм также был номинирован за лучшую операторскую работу.

Volti, sogni e un Cristo sardo. Conversazione con Giovanni Columbu

Volti, sogni e un Cristo sardo. Conversazione con Giovanni Columbu

Giovanni Columbu (Nuoro, 1949), laureato in architettura, disegnatore e pittore, è stato assessore alla cultura a Quartu Sant’Elena (CA). Ha lavorato alla RAI di Cagliari realizzando diversi documentari tra cui Visos, sogni, visioni, avvisi, vincitore del Prix Italia e del premio alla sceneggiatura Equinoxe e selezionato dal Sundance Institute, e Villages and Villages, vincitore del Prix Europa nel 1990. Con la casa di produzione Luches ha realizzato il suo primo lungometraggio, Arcipelaghi. Nel 2012 ha realizzato Su Re, rilettura della Passione di Cristo trasposta in Sardegna e parlata in sardo, premio della Critica e il premio Signis al Buenos Aires Festival Internacional de Cine Independiente. Del 2017 è il documentario Surbiles, presentato al Festival di Locarno e distribuito da Istituto Luce - Cinecittà.

The evil in the world. Conversation with Kristof Hoornaert

The evil in the world. Conversation with Kristof Hoornaert

Kristof Hoornaert, born in 1980, is a Belgian filmmaker. After studying Audiovisual Arts in Ghent and Brussels, he shot the short film Kaïn, which premiered in 2009 edition of Berlin International Film Festival. He later realized the no-budget short The Fall, selected in more than 40 film festivals worldwide, and Empire, premiered in 2015 Montreal World Film Festival and selected also for the BFI London Film Festival later that year. In 2017 has been released his first feature film, Resurrection, which premiered in Tallinn Film Festival and was later screened in Rotterdam International Film Festival; among the prizes the movie received there are the Capri Breakout Director Award, the Prix de la Critique at the Festival International de Cinéma d’Auteur de Rabat 2018 and a SIGNIS Award Special Mention Award at Religion Today Film Festival 2018.

Thanks to Laura Nartoon for having edited this text.
Resurrection
is available on Amazon Prime